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      Dipoi, avendo mandato il detto consigliere in Temesna a pacificar quel popolo, fra quel tempo ritornò Saic col soccorso di forse ottomila cavalli arabi e, assediata Fez nuova, in capo d'un anno, per tradimento de' cittadini, che non si fidavano di piú sostener le loro necessità, di facile la prese. Ed Esserif con tutta la sua famiglia fuggí al regno di Tunis.
      Nel tempo adunque che Saic teneva assediata Fez, il re di Portogallo vi mandò una sua armata e, come detto abbiamo, prese questa Arzilla: e cosí il re d'oggi con la sorella furon menati prigioni a Portogallo, e ivi il detto re stette in cattività sette anni, ne' quali molto bene apprese la lingua portogallesca. In fine il padre con molta somma di danari ottenne il riscatto del figliuolo, il quale, asceso al regno, fu appellato per questa cagione il re Mahumet portogallese. Egli molte volte dipoi sollecitò alla vendetta contro a' Portogallesi, cercando di riaver Arzilla.
      La prima fiata assaltò con tutto il suo esercito d'improviso la città, e ispianò una gran parte di mura, e v'entrò dentro liberando tutti i Mori ch'erano fatti schiavi. Ma i cristiani si ridussero nel castello e, dando parole al re di rendere il detto castello, vi posero in mezzo due giornate, in capo delle quali sopravenne Pietro Navarro con molti legni armati, e per forza dell'artiglierie constrinse il re, a suo mal grado, non solo a lasciar la città ma a partirsi col suo esercito. Allora i Portogallesi la fortificarono, in tanto che dipoi piú volte il re tentò di racquistarla, ma fu giudicato cosa impossibile a poterla aver per forza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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