Di questo monte fu uno, che si chiamava Hellul, il quale ha fatto similmente di grandi combattimenti con detti Spagnuoli: e il volgo d'Africa e di Granata tiene appo lui le istorie scritte de' fatti suoi, alcuni in prosa e altri in verso, sí come fra gl'Italiani si tengono i fatti d'Orlando. Ma egli al fine fu ucciso nella guerra degli Spagnuoli, quando fu rotto Giuseppe Enesir, re e pontefice di Marocco, sopra un castello in Catalogna, il quale i Mori appellano il castello dell'Aquila. De' Mori furono uccisi sessantamila combattenti, né vi scampò di quello esercito altri che 'l re e alcuni pochi de' sua: questo fu negli anni seicentonove di legira, che può esser negli anni di Cristo millecentosessanta. Doppo quella rotta i cristiani incominciarono ad esser nella Spagna vittoriosi, intanto che riebbero tutte le città che erano state occupate da' Mori. E da quella cosí gran rotta fino al tempo che 'l re don Fernando acquistò Granata, fu lo spazio d'anni 285 secondo gli Arabi.
Beni Guedarfeth monte.
Beni Guedarfeth è un monte vicino a Tetteguin, ed è molto abitato, ma non molto s'estende; i suoi abitatori sono valenti uomini e hanno qualche qualità. Sono sotto il capitano della sopra detta Tetteguin, il qual molto osservano, percioché con esso lui vanno a depredar parimente nel contado della città tenuta da' cristiani: onde aviene che essi non pagano al re di Fez gravezza alcuna, fuor che certo piccolo censo per conto de' loro terreni. E all'incontro cavano del monte gran quantità di danari, percioché v'è gran moltitudine di bossi, e i maestri dei pettini che sono in Fez di questi si servono ne' lor lavori, levandone ogni anno non poco numero.
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