Errif, regione di Fez.
Errif è una regione del detto regno, la quale incomincia dal confino dello stretto delle colonne d'Ercole dalla parte di ponente, e s'estende verso levante insino al fiume Nocor, che sono circa a centoquaranta miglia di tratto. Da tramontana termina nel mare Mediterraneo, cioè nella sua prima parte, e allungasi verso mezzogiorno circa a quaranta miglia, insino a' monti che rispondono verso il fiume Guarga, il quale è nel tenitoro di Fez. Questa regione è paese tutto aspro, pieno di freddissimi monti, dove sono molti boschi di alberi belli e dritti: ma non vi nasce grano; ben vi sono assai viti, ficaie, olive e mandorli. Gli abitatori eziandio sono uomini valenti, ma molto volentieri s'imbriacano e vanno mal vestiti. Vi si truovano pochi animali, eccetto capre, asini e simie, che sono in gran quantità nei detti monti. Cittadi ve ne son poche, ma sono tutti castelli e villaggi di tristi casamenti, fatti in uno solaio, a guisa delle stalle che si veggono nei contadi d'Europa, li loro tetti formati e coperti di paglia e di cotai scorza d'alberi. Infine tutti gli uomini di questo monte hanno nella gola quei gossi che si veggono alle volte ad alcuni, e sono equalmente bruttissimi e ignorantissimi.
Terga.
Terga è una piccola città, la quale secondo alcuni fu edificata da' Gotti sul mare Mediterraneo, discosta dallo stretto circa a ottanta miglia; fa circa cinquecento fuochi, e sono le mura piú tosto deboli che altrimenti. Gli abitatori sono quasi tutti pescatori, e il pesce che prendono usano d'insalare, il quale è comperato da mercatanti montanari e portato d'indi circa a cento miglia verso mezzogiorno e dentro la terra ferma.
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