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      Dipoi rimase quindici anni disabitata, in capo de' quali, sotto la difesa del detto pontefice, fu riabitata da certi signori. Ma il signor di Cordova ve n'ebbe gelosia, per esser vicina a' suoi confini circa a ottanta miglia, il che è la larghezza che contiene il mare fra Malaga, che è in Granata, e la detta terra, che è in Mauritania. Costui adunque tentò prima d'avere il tributo, il quale essendogli ricusato, mandò a lei l'armata e in un momento ebbe la città, percioché non poté giungere il soccorso di quel pontefice, per essere il Cairaoan lontano da questa duemilatrecento miglia, di modo che ella fu presa prima che al Cairaoan fosse pervenuta la dimanda dell'aiuto. Cosí fu saccheggiata e distrutta, e il principal signore mandato prigione a Cordova, dove si stette fino alla morte sua; oggidí solo vi rimangono le mura. Ciò fu negli anni ottocentonovantadue di legira.
      Ora diciamo di alcuni monti di Errif.
     
     
      Benigarir monte.
     
      Benigarir è un monte abitato da una stirpe di Gumera, ed è vicino a Terga; estendesi per lunghezza dieci miglia ed è largo circa a quattro. In lui sono molti boschi e vigne e terreni d'olive. Gli abitatori sono poverissimi e poveramente vestono; hanno pochi animali, ma sogliono far molto vino e mosto cotto. L'orzo in questo paese nasce in picciola quantità.
     
     
      Beni Mansor monte.
     
      Beni Mansor monte s'estende circa a quindici miglia, ed è largo circa a cinque; vi sono boschi e fonti in molto numero. Gli abitatori sono uomini di molta forza, ma poveri, percioché nel monte loro altro non nasce che uva.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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