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      È ancora nella detta città una bella e gran rocca, dove abitava il governatore della città; e i re moderni di Fez sogliono dar questa cotale città al secondogenito: ma invero che ella doverebbe essere la real sedia, per la salubrità dell'aere che v'è cosí il verno come la state. I signori della casa di Marin usavano di starvi tutta la state, sí per la detta cagione e sí ancora per custodire e difendere i loro paesi dagli Arabi del diserto, quali vi vengono ogni anno per fornirsi di vettovaglie, e portano datteri da Segelmese dandogli a baratto per grani. I cittadini fanno tutti dinari di loro grani, che essi vendono per buon prezzo ai detti Arabi, in modo che questa città è di grandissima bontà per sé e per gli abitatori, e non v'è altra incommodità se non ch'al tempo del verno è tutta ripiena di fango.
      Io fui in questa città ed ebbi domestichezza con un certo vecchio, che appresso il volgo aveva fama di santo, il qual vecchio era assai ricco di frutti, di terreni e delle offerte che si fanno dal popolo della detta città e anco dal popol di Fez, ch'ancora i cittadini di Fez vengono di lontano cinquanta miglia per visitar il detto vecchio. Io fui uno di quelli che dubitavano in fatti di questo vecchio, innanzi ch'io lo vedessi; ma dapoi ch'io lo vidi egli mi parve sí com'uno degli altri: ma gli atti sono quelli ch'ingannano il volgo. Finalmente la detta Teza ha grandissimi contadi, cioè molti monti ne' quali abitano diversi popoli, come qui di sotto descriveremo.
     
     
      Matgara monte.
     
      Matgara monte è altissimo e difficile da salire, percioché ha spessi boschi e strettissimi calli.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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