Ne' moderni tempi sono stati piantati nel detto piano molti alberi di more bianche, per nudrire i vermi che fanno la seta; nel quale piano si abita il verno dentro a certe capanne. L'acqua è tanto fredda che a niuno basta l'animo di toccarla, non che di berne: e io ne conobbi alcuno che, beutone una sola tazza, rimaser circa a tre mesi gravati da una doglia di corpo insopportabile.
Sofroi città.
Sofroi è una piccola città ne' piedi di Atlante, vicina a Fez verso mezzogiorno circa a quindici miglia, a canto un passo per cui si va a Numidia. La qual città fu edificata dagli Africani fra due fiumi, d'intorno ai quali sono molti terreni d'uva e d'altri frutti, e d'intorno la città circa a cinque miglia sono tutte possessioni d'olive, e per esser communemente il terreno magro non vi si semina altro che lino, canapo e orzo. Gli abitatori sono uomini ricchi, ma vestono male, e sempre i lor panni per tutto hanno macchie d'olio, percioché tutto l'anno lo colano e lo portano a vendere a Fez. Nella città non v'è altro di bello che un tempio, pel quale passa un gran capo d'acqua; v'è ancora una bella fontana appresso la porta del detto tempio. Ma questa città è presso che rovinata per li mali portamenti d'un fratello del presente re, che ne è signore.
Mezdaga città.
Mezdaga è una piccola città ne' piedi di Atlante, discosta dalla sopradetta circa a otto miglia verso ponente, la quale è d'intorno cinta di belle mura, ma di dentro ha brutte case, ciascuna delle quali ha la sua fontana. Gli abitatori sono quasi tutti pignattari, percioché hanno buona terra porcellana: e fanno infinita quantità di pignatte e le vendono a Fez, perché da lei non sono lontani piú che dodici miglia verso mezzogiorno.
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