Pagina (374/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Era discosta da Telensin circa a quattordici miglia verso tramontana, e fu in lei molta civilità e molto popolo. Vi regnò Idris, fratello del padre di quello Idris che edificò Fez, per elezione del suo popolo; e rimase la signoria nella famiglia di costui cento anni. Venne dipoi un re e pontefice del Chairaoan, il quale distrusse questa città: e rimase disabitata presso a centoventi anni. Doppo il qual tempo fu riabitata da alcune genti che vennero della Granata con l'esercito di Mansor, consigliere di Cordova, il quale la fece rinovar, per qualunque bisogno gli occorresse di mandare i suoi eserciti in Africa. Ma, poiché Mansor si morí e il suo figliuolo Mudaffir, allora tutti i soldati furono scacciati e distrutti dal popolo di Zanhagia e di Magraoa. Fu ancora questa città altre volte disfatta, come negli anni quattrocentodieci di legira appare.
     
      La gran città di Telensin, ora detta di Tremisen.
     
      Telensin è gran città e sedia reale, ma non si truova nelle istorie chi la edificasse. Truovasi bene che ella era una piccola città, e che con la rovina della sopradetta Haresgol incominciò a crescere e allargarsi, massime dipoi che gli eserciti di Mansor furon scacciati: allora, regnando la famiglia di Abdulguad, la detta in modo ampliò i suoi termini che, nel tempo del re Abu Tesfin, pervenne a numero di sedicimila fuochi.
      Ed era in lei invero grandissima civilità, ma molto molestata da Giuseppe re di Fez, il quale sette anni le tenne lo assedio d'intorno con quasi infinito esercito, fabbricandoli una piccola terra dalla parte di levante, e la ridusse a tale che il popolo, non potendo soffrire la carestia, si lamentò al re.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Telensin Idris Idris Fez Chairaoan Granata Mansor Cordova Africa Mansor Mudaffir Zanhagia Magraoa Telensin Tremisen Haresgol Mansor Abdulguad Abu Tesfin Giuseppe Fez