Ora, passati che furono quaranta anni, Abulhesen, quarto re di Fez e della casa di Marin, fece edificare una città vicina a Telensin circa a due miglia dalla parte di ponente, e con molto esercito cinse la città d'assedio per trenta mesi, ciascun giorno dandole crudelissima e aspra battaglia e ogni notte un bastione fabbricando, di maniera che condusse securamente lo esercito fino sotto le mura, ed entrò per forza d'arme nella detta città, la quale fu saccheggiata, e il re fu menato prigione al re di Fez: ed egli gli fece tagliare la testa e gittare il corpo nelle brutture della città.
Questo fu il secondo danno che ricevé Telensin; pure, dapoi che mancò la casa di Marin, la città fu ristorata alquanto e incominciò a rinovarsi la civilità, tanto che 'l numero delle case arrivò a dodicimila fuochi.
E tutte l'arti e le mercanzie sono separate in diverse piazze e contrade, come abbiamo detto di Fez; ma le case nel vero sono assai di minore spesa di quelle che sono in Fez. Sono in lei molti bellissimi tempii, ben ordinati e forniti di sacerdoti e di predicatori; sonvi somigliantemente cinque belli collegi di scolari, molto ben fabricati e ornati di musaico e d'altri lavori, de' quali alcuni furono edificati dai re di Telensin e alcuni dai re di Fez. Ancora sono per lei molte stufe grandi e d'ogni qualità, ma non hanno tanta abbondanza d'acqua come quelle di Fez. Osterie ve ne sono molte all'usanza africana, tra le quali ve ne sono due nelle quali alloggiano i mercatanti genovesi e veneziani.
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