Ha questo buon e valente romito quattro mogli e assai schiave, e di quelle molti figliuoli maschi e femine, quali tutti vanno vestiti molto pomposamente, e detti suoi figliuoli hanno ancor moglie e figliuoli, in modo che fra la sua famiglia e delli figliuoli sono piú di centocinquanta bocche. Costui è tanto onorato dagli Arabi e in tanta estimazione, che 'l re di Telensin triema di lui.
Io, desideroso di cognoscere quel che costui era, vi sono stato ad alloggiar con lui tre giorni continui, e ogni sera ha cenato seco in certe sue stanze secrete, dove fra l'altre cose m'ha mostrato alcuni suoi libri in magica e alchimia, e voleva provarmi che la magica è vera scienza, in modo che mi ho dubitato che costui sia mago, non per altra causa se non perché l'ho veduto tanto venerato e onorato, senza che lui facci né dichi né operi altro che quella invocazion di Dio con quelli suoi nomi.
Oran città.
Oran è una città grande la quale fa circa a seimila fuochi, e fu edificata dagli antichi Africani sul mare Mediterraneo, discosta da Telensin circa a cento e quaranta miglia. Questa città è fornita di tutti gli edifici e di quelle cose che appartengono alla civilità, come di tempii, di collegi, di spedali, di stufe e di osterie. Ha d'intorno alte e belle mura, e una parte è nel piano e un'altra in luogo montuoso ed elevato. La piú parte degli abitatori furno artigiani e tessitori di tele, e v'erano molti cittadini che vivevano d'entrata; ma non fu molto abbondante, percioché non vi si mangiava altro pane che d'orzo.
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