Questa città è molto abbondante, massimamente di fichi, e d'intorno ha belle campagne, dove nasce assai copia di lino e d'orzo. Gli abitatori tengono lega e amicizia coi vicini montanari, col favor di quali cento anni si difesero liberi dalle gravezze, per insino al tempo del sopradetto Barbarossa turco, il quale molto gli gravò. Non pochi di costoro sogliono portar fichi e lino per mare ad Alger e a Buggia e a Tunis, de' quali ne fanno buon guadagno. Nella città rimangono molte vestigia degli edifici e fabriche de' Romani, e di quelli sono fatte le mura.
Sersel città.
Sersel è una città grande e antichissima, edificata pur da' Romani sopra il mare Mediterraneo; ma dipoi fu presa da' Gotti, e finalmente da' maumettani. Il circuito di questa città fa circa a otto miglia di mura altissime e fatte di pietre grossissime e lavorate. E nella parte ch'è sul mare si vede il corpo d'un tempio grande e alto di marmo, fatto pure da' Romani, e fino al giorno di oggi vi resta quella parte di dentro tutta di marmo. E un tempo soleva essere una gran rocca sopra uno scoglio che riguarda molte miglia in mare. D'intorno sono belli e buoni terreni. E come che ella fosse molto distrutta da' Gotti, nondimeno, dominandola i maumettani, fu una parte di lei assai abitata, e durò forse 500 anni. Nelle guerre poi, le quali furono fra i re di Telensin e quei di Tunis, ella fu abbandonata e rimase disabitata circa a trecento anni, per insino che Granata fu presa da' cristiani. Allora vennero in lei molti Granatini, i quali rifecero in buona parte le case e la rocca e coltivarono i terreni.
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