Pagina (390/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dipoi fecero molti legni per navigare, essendosi dati al mestiero della seta, percioché trovarono in quel paese infinita quantità d'alberi mori, sí di negri come di bianchi. Cosí crebbero di giorno in giorno, tanto che essi pervennero al numero di milledugento case, né ad altri furon soggetti che a Barbarossa, al quale tuttavia non danno piú che trecento ducati l'anno di tributo.
     
     
      Meliana.
     
      Meliana è una città grande e antica fabricata da' Romani, e fu da loro chiamata Magnana, ma gli Arabi corruppero il vocabolo. Questa città è posta su la cima d'un monte, discosta dal mare Mediterraneo circa a quaranta miglia, cioè dalla sopradetta. Il monte dove è edificata è tutto ripieno di fonti e di boschi di noci, di maniera che né si comperano né appena si raccolgono. D'intorno la città sono alte e antiche mura. Da un lato della città sono rupe sopra una valle profondissima; dall'altro la città pende dalla cima del monte a guisa di Narni, che è vicina a Roma. Le sue case sono belle, e tutte hanno di dentro bellissime fontane. Gli abitatori quasi tutti sono artigiani, tessitori di tela e torniatori, i quali fanno bellissimi vasi di legno; vi sono ancora molti che attendono al lavor de' terreni. Visse ciascuno in libertà insino al tempo di Barbarossa, il quale se gli fece tributari.
     
     
      Tenez città.
     
      Tenez è città grandissima, edificata dagli antichi Africani su la costa d'un monte, discosta dal mare Mediterraneo pochi passi. È tutta cinta di mura e abitata da un gran popolo, ma molto rozzo; e fu sempre soggetta al re di Telensin.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Barbarossa Romani Magnana Arabi Mediterraneo Narni Roma Barbarossa Africani Mediterraneo Telensin