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      Doppo la morte di Mansor il suo figliuolo Mahumet Ennasir mosse guerra al re di Spagna, ma fu vinto e scacciato, onde fuggí a Marocco, e doppo questa rotta visse pochi anni. Doppo la sua morte fu eletto suo fratello Giuseppe, il quale fu ucciso da alcuni soldati del re di Telensin.
      Fra la rotta di Maumet e la sua morte e la morte di Giuseppe suo fratello, gli Arabi tornarono ad abitar lo stato di Tunis, e sovente assediarono il governatore di Tunis. Per il che egli fece intendere al re di Marocco che, se il detto non mandava presto soccorso, era astretto a dar la città agli Arabi. Il re pensò che a questa impresa di grande e bene esperimentato uomo faceva di bisogno, onde di tutta la sua corte ve ne elesse uno di Sibilia, città di Granata, detto Habduluahidi, il quale vi mandò con la medesima autorità che aveva egli. Costui, accompagnato da venti grosse navi, arrivò a Tunis, la quale trovò mezza disfatta dagli Arabi, e con la sua molta prudenza e ornata eloquenza rassettò le cose e pacificò tutto quello stato, riscotendo le intrate del paese.
      A costui successe il figliuolo, il cui nome fu Abu Zaccheria, il quale e di dottrina e d'ingegno avanzò il padre. Fece egli in Tunis, dalla parte di ponente, nel piú alto luogo della città, edificare una gran rocca, e dentro di bei palazzi e un bel tempio, nel quale è un'alta torre, fatta similmente con bella forma di mura. Se n'andò ancora il detto Zaccheria insino a Tripoli, e tornò dalla parte di mezzogiorno riscotendo i frutti del paese, di modo che quando egli si morí lasciò un gran tesoro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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