Successe doppo la morte di questo un suo figliuolo, il quale fu un superbo giovane, né piú si degnava d'esser soggetto ai signori di Marocco, percioché allora i detti signori avevano incominciato a cadere, ed era già levata in piè la famiglia di Marin, e regnava nella regione di Fez, e Beni Zeiien in Telensin e in Granata. Questi dipoi incominciarono a combattere e giuocar fra loro medesimi lo stato, onde per la discordia di questi accrescevano le forze al signor di Tunis, intanto che egli se n'andò col suo esercito a Telensin e n'ebbe tributo. Per questo il re della casa di Marin, che era allora all'impresa di Marocco, mandò molti presenti al detto signore, raccomandandosi lui e il suo stato. Il signore lo ricevé per buono amico, ma tuttavolta per molto minore di lui. Cosí egli vincitore con grandissimo trionfo a Tunis si tornò, faccendosi chiamare re di Africa: e meritamente questo titolo gli conveniva, perché allora non era il maggior signore di lui in tutta l'Africa. Cominciò adunque egli a ordinar real corte, secretari, consiglieri e general capitano; usò ancora tutte le cerimonie che usavano i re di Marocco.
Ora, dal tempo di questo signore fino alla nostra età, Tunis andò sempre accrescendo sí di abitazioni come di civilità, talmente che ella divenne dell'Africa singularissima città. Doppo la morte di costui, il figliuolo, a cui la real corona pervenne, fece fabbricar alcuni borghi intorno alla città: uno fuori d'una porta detta Bed Suvaica, il quale fa circa a trecento fuochi; un altro fuori d'una porta chiamata Bed el Manera, che ve ne fa circa a mille.
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