Le abitazioni della quale sono casali separati, cioè ogni possessione ha la sua casa, dove abita da per sé una famiglia: ma sono pochi i casali dove siano molte case insieme. I terreni sono magri, di modo che, con molti lavori e cure d'acquare i detti terreni con l'acque di certi profondi pozzi, non vi nasce appena un poco d'orzo, onde quivi è sempre carestia di grano, il quale quasi sempre vale sei doble il moggio e alle volte piú, e la carne è similmente carissima. È nell'isola una rocca sul mare, dove abita il signore e la sua famiglia, e vicino alla rocca è un gran casale, nel quale alloggiano i mercatanti forestieri, mori, turchi e cristiani. E nel detto casale ogni settimana si fa il mercato, il quale è simile a una fiera, percioché tutti quelli dell'isola si riducono a questo mercato, e molti Arabi parimente vi vengono dalla terra ferma, menando bestiame e portando lana in molta quantità all'isola. Ma gli isolani vivono per la maggior parte di mercatanzia dei panni di lana, che si fa nella detta isola, i quali portano da Tunis in Alessandria; e medesimamente l'uva secca.
E circa anni cinquanta sono che detta isola fu assaltata da una armata di cristiani, la quale la prese e saccheggiò; ma subito fu recuperata dal re de Tunis e fatta riabitare, e allora fu edificata la sopradetta rocca, perché per il passato non vi erano se non casali. E di continuo fu governata da duoi capi di parte di duoi popoli che abitano in detta isola, sotto il nome del re di Tunis, quale vi mandava un governatore giudice e un fattore; ma venuto a morte il re Hutmen, li suoi successori mancandoli le forze, l'isola si vendicorno in libertà, e il popolo immediate ruppe il ponte che della terra ferma butta sopra l'isola, per tema di qualche esercito terrestre.
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