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      E un di questi capi ammazzò tutti li principali de l'altra parte, di modo che esso solo rimase signore, e tutti li suoi, fin al giorno presente.
      Detta isola dà d'intrata fra le gabelle e dogane ottantamila doble, per li gran traffichi che si fanno, essendo molto frequentata da mercatanti alessandrini, turchi e dalla città di Tunis; ma questi che al presente la dominano usano fra loro di gran tradimenti, perché il figliuolo ammazza il padre e il fratello l'altro fratello per signoreggiare, di modo che in quindici anni furono ammazzati da dieci signori. A' nostri tempi Ferdinando re di Spagna vi mandò una grande armata, capitano della quale era il duca di Alba, qual, non essendo pratico della detta isola, fece dismontare l'esercito delle navi molte miglia lontano dalla terra: la qual essendo difesa gagliardamente da' Mori, gli fu forza di ritirarsi adrieto, e massimamente per il gran caldo e sete che pativano, non vi essendo acqua da bere. E perché quando smontorono l'acqua era cresciuta in colmo e a questo suo ritorno l'acqua era calata, le navi per non restar in secco s'erano ritirate drieto la marea, di modo che era discoperto il spazio di quattro miglia, li quali aggionti agli altri che avean lasciati, messe in tanto pericolo e travaglio li soldati, che senza niun ordine camminavan alla volta delle navi, ed eran seguitati da' cavalli di Mori, di sorte che la maggior parte furon morti e presi, eccetto alcuni pochi che si condussero con l'armata in Sicilia. Dapoi ancora Carlo imperatore vi mandò un'altra armata, capitano un cavalier di Rhodi dell'ordine di Santo Giovanni di Messina, e costui si governò con tanta prudenza che li Mori si resero a patti, obligandosi di pagar certo tributo; e fu mandato un ambasciatore fino nella Magna a sua maiestà, la qual sottoscrisse alli capitoli e ordinò che ogni anno pagassero cinquemila doble al vice re di Sicilia, e cosí stanno con questa triegua.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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