È ancora vicina a Sicilia e a Malta, e già al suo porto solevano ogni anno venire le galee de' Veneziani, i quali facevano di gran faccende con li mercatanti di Tripoli, e con quelli che vengono a posta ogni anno per dette galee.
Questa città fu sempre sotto il dominio di Tunis, fuor che al tempo che venne Abulhasen re di Fessa a campo a Tunis, e constrinse el re di Tunis a fuggirsene nelli diserti con gli Arabi; ma poi che Abulhasen fu rotto e destruttogli lo esercito, il re di Tunis si tornò in stato. Tripoli rebellò e durò questa sua rebellione anni cinque, fino che venne Abuhenan re di Fessa contro similmente del regno di Tunis, il re del qual, che allora si chiamava Abulhabbes, si fece all'incontro: e tutti dui gli eserciti fecero la giornata, e il re di Tunis fu rotto e se ne fuggí in Constantina, dove vi andò a campo il re di Fessa. E fu la ossidione cosí gagliarda che 'l popolo, non potendo sopportarla, aperse le porte: e fu preso il re di Tunis e menato cattivo a Fessa, e poi posto in pregione nella rocca di Sebta. E in questo tempo che 'l re di Fessa menava cattivo questo re di Tunis, Tripoli fu assaltata da una armata di venti navi di Genovesi, che la combatterono gagliardamente e la presero e saccheggiorono, faccendo pregioni tutti gli abitanti. Immediate il luogotenente che era in la città scrisse al re di Fessa la cosa come era passata, qual si compose con Genovesi di darli ducati cinquantamila: quali pagati, lassorono la città e il popolo che era cattivo, ma, dapoi partiti, trovorono la metà di detti danari esser falsi.
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