Costoro sono liberali e piacevoli e accarezzano i forestieri, perché non hanno bene alcuno se non da loro, cioè grano, carne salata, sevo, panni, tele, arme, coltelli e tutto quello che fa di bisogno. Hanno un signore il quale onorano come re, ed egli tiene fra la sua guardia circa a mille cavalli. Ha di rendita dal suo stato centocinquantamila ducati, e risponde agli Arabi suoi vicini gran tributo.
Zeb provincia.
Questa provincia è nel mezzo dei deserti di Numidia, la quale incomincia dalla parte di ponente del confino di Mesila, e confina da tramontana co' piedi del monte del regno di Buggia, in levante nel paese dei datteri che risponde al regno di Tunis, e da mezzogiorno in certi diserti, dove è la strada di Techort e di Guargala. Questa città è molto calda e arenosa, ed è in lei poca acqua, e ha pochi terreni per seminar grano, ma infiniti ve ne sono di datteri.
Sono ancora in questa provincia cinque città e infiniti casali, le quali città ordinatamente vi si descriveranno.
Pescara.
Pescara è una città antica, edificata nel tempo che i Romani signoreggiarono la Barberia; dipoi fu rovinata, e rinovata allora che gli eserciti de' maumettani entrarono in Africa. E oggidí è onestamente abitata, e le mura sono di mattoni crudi, e gli abitatori sono civili ma poveri, percioché ne' loro terreni altro non nasce che datteri. Questa città ha mutato molti signori; è stata per un tempo sotto il re di Tunis, fino alla morte del re Hutmen; allora il sacerdote della città la fece ribellare e se ne fece signor, né piú il re di Tunis l'ha potuta riavere.
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