Le donne e gli uomini usano similmente di portare i loro visi coperti. In questa lor abitazione non è civilità, né cortegiani, né giudici, ma vivono con gran miseria e povertà.
Ghinea regno.
Questo secondo regno è chiamato da' nostri mercatanti Gheneoa, dagli abitatori Genni, e da' Portogallesi e da alcun altro dell'Europa che ne abbia notizia è detto Ghinea. Confina col passato, ma pure c'è fra l'uno e l'altro circa a cinquecento miglia di spazio per lo diserto, e Gualata rimane verso tramontana, Tombutto verso levante e Melli verso mezzogiorno. Estendesi sopra il fiume Niger circa a dugentocinquanta miglia, e una parte è sul mare Oceano, cioè dove il Niger entra nel detto mare. È abbondantissimo d'orzo e riso, di animali, pesci e di bambagio, e molto guadagnano gli abitatori nel traffico delle tele bambagine, il quale fanno co' mercatanti di Barberia; ed essi allo incontro vi vendono molti panni d'Europa, rame, ottone, arme e cotai cose. La moneta di questi negri è oro non battuto e qualche pezzo di ferro, che spendono nelle cose di poco momento, come latte, pane, mele, del peso d'una libbra, di mezza e d'un quarto. In questo paese non è albero alcuno che faccia frutto, né meno si vede frutto d'alcuna sorte, fuor che datteri che si portano di Gualata o di Numidia. Né v'è città né castello, eccetto un gran casale, dove abita il signore, sacerdoti, dottori, mercatanti e gli uomini di stima. Tutte le case di costoro sono fatte a modo di capanne, ma investite di creta e coperte di paglia.
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