Cosí egli si fece padrone di questo regno e mandovvi governatore, aggravando molto la gente, la quale molto guadagnava di mercanzie, ma oggi è impoverita e mancatavi piú che la metà, percioché Ischia menò da questi paesi grandissima quantità di uomini, tenendogli in cattività e parte per ischiavi.
Agadez e suo regno.
Agadez è una città murata, edificata dai moderni re ne' confini di Libia, e questa città è quasi vicina alle città dei bianchi piú che alcun'altra dei negri, trattone fuori Gualata. Le case sono benissimo edificate, a modo delle case di Barberia, percioché gli abitatori sono quasi tutti mercatanti forestieri, e pochi sono paesani, e que' pochi sono tutti o artigiani o soldati del re della detta città. E ciascuno dei mercatanti tiene gran quantità di schiavi, per valersi dell'aiuto loro ne' passi da Cano a Borno, i quali sono infestati da diversi popoli del diserto, come da Zingani, poverissima e ladra gente. Vanno dunque i mercatanti con la compagnia degli schiavi, molto ben forniti di partigiane e di spade e d'archi, e oggidí hanno incominciato a usar balestre, di maniera che cotai ladri non possono far profitto. E subito che alcun mercatante è pervenuto a qualche città, mette i suoi schiavi a diversi lavori acciò si guadagnino il vivere, serbandone dieci o dodici alle bisogne della persona del mercatante e a guardia delle mercatanzie.
Il re della detta città tiene ancora egli buona guardia e un bel palazzo in mezzo della città, ma il suo esercito è degli abitatori della campagna e nelli diserti, percioché la sua origine è di quelli popoli di Libia.
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