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      D'indi circa a tre anni mosse guerra a questo re di Cano, e per molto assedio lo indusse a tor per moglie una sua figliuola e a dargli ogni anno il terzo dell'entrata, lasciando in quel regno molti fattori e tesorieri per riscuotere la sua parte.
     
     
      Casena e suo regno.
     
      Casena è un regno vicino al sopradetto verso levante, dove sono assai monti, e i suoi terreni sono asperi ma buoni per orzo e miglio. Il popolo è negrissimo, e ciascuno ha il naso sconciamente grosso e parimente le labbra. Tutte le abitazioni di questo paese sono piccoli casali fatti a guisa di capanne, e tutti tristi, né v'è alcuno che passi trecento fuochi. Quivi è la povertà accompagnata con la viltà. Già fu bene il detto popolo dominato dal re, ma egli fu ucciso da Ischia e il popolo mezzo distrutto, e fecesi padrone del regno, come dicemmo di sopra.
     
     
      Zegzeg e suo regno.
     
      Questo è un paese che confina con Cano dalla parte di silocco, ma è discosto da Casena circa a centocinquanta miglia. È abitato da un ricco popolo, il quale in ogni luogo contratta mercatanzie. E una parte del paese è nel piano, un'altra nel monte: quella è molto calda e questa fredda, di maniera che gli abitatori, non potendo sofferir l'inverno, sogliono far nel battuto delle lor stanze alcuni gran focolari, nei quali accendono di molta bracia, e la pongono sotto le lor lettiere che sono alte, e cosí dormono. Nondimeno esso terreno è fruttifero e abbondante d'acqua e di grani; le case e i casali sono come i detti di sopra. Soleva aver questo paese un re che da per sé lo reggeva, ma fu ucciso dal sopradetto Ischia, il quale similmente si fece signore di questo regno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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