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      Estendesi per lunghezza dal Mediterraneo fino al paese di Buggia circa a quattrocentocinquanta miglia; di larghezza ha quasi niente, percioché altro non v'è che quel poco di terreno che è sopra le rive del Nilo, il quale corre fra alcuni monti secchi che confinano coi sopradetti diserti, e tanto è di culto e di abitato quanto è dalle rive del fiume ai detti monti. Vero è ch'è qualche poco larga verso il mare Mediterraneo, percioché il Nilo, di là dal Cairo circa a ottanta miglia, si divide in due parti e fa un ramo che entra piú verso ponente, e pure ritorna al primiero ramo di donde è nato; e passato el Cairo circa sessanta miglia, si divide in altre due: l'una ne va a Rosetto e l'altra a Damiata. Da quella che va a Damiata deriva un altro ramo, il quale si converte in un lago; pure vi rimane una goletta che congionge il mare col lago, e sopra quella è Tenesse, antichissima città. Da questa divisione del Nilo in piú parti procede, come abbiamo detto, qualche poca di larghezza. Tutta questa provincia è piana e fertile di grani e di legumi, e vi sono buonissimi pascoli per gli animali e infiniti polli e oche.
      Gli uomini del paese sono quasi tutti di color bruno, ma gli abitatori delle città sono bianchi, i quali vanno comunemente tutti in buono abito: questo è stretto, cucito nel petto, e d'indi aperto insino a' piedi; hanno le maniche similmente strette, e nel capo usano dolopani grandi sopra certi invogli tondi, fatti di ciambellotto. Portano ne' piedi alcuni calciamenti all'antica, e pochi costumano di portare scarpe, ma non le calzano tutte, anzi portano la parte di dietro piegata sotto il calcagno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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