I cristiani pagano di dogana quasi dieci per cento e i maumettani cinque, cosí nell'entrare come nell'uscire, ma delle mercatanzie che per terra si portano al Cairo non si paga gabella alcuna. Questo porto è oggidí la piú nobile e famosa parte che abbia la città, per esser vicino al Cairo, dove si vendono infinite merci e vi corrono mercatanti da tutte le parte del mondo.
Nell'altre cose in questa età ella invero non ha molta civilità, né gran numero d'abitazioni, percioché, trattone una lunga strada per cui si va dalla porta di levante a quella di ponente, e un canto che è vicino alla porta della marina, dove sono molte botteghe e fondachi dove alloggiano i cristiani, il resto è voto e distrutto. E ciò avvenne che, poscia che Lodovico quarto re di Francia fu liberato dalle mani del soldano, allora il re di Cipri insieme con certi legni de Veneziani e ancora de Francesi assaltorono all'improviso Alessandria, e la presero e saccheggiarono, e uccisero infiniti uomini. Ma, venutovi in persona il soldano con grande esercito a soccorrerla, veggendo che tenere non la potevano, acceso il fuoco nella città abbruciarono tutte le case, e cosí partendosi la lasciarono. Il soldano ristaurò le mura meglio che possette, e fece fabbricar la rocca che è sopra il porto, e a poco a poco la ridusse nell'essere in che ora la veggiamo.
Nella città è una montagna altissima, la quale somiglia a quella del Testaccio di Roma, nella quale si truovano molti antichi vasi e invero ella non ha sito naturale.
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