Questa città è ben fornita di artigiani e mercatanti d'ogni sorte, massimamente tutta la strada ch'è dalla porta di Nansre fino alla porta di Zuaila, dove è la maggior parte della nobiltà di lei. Per la detta strada sono alcuni collegi mirabili di grandezza e di bellezza, sí di edificio come di ornamenti, e sono eziandio molti tempii grandissimi e bellissimi, fra i quali è il tempio di Gemith Elhecim, terzo pontefice del Cairo scismatico. Vi sono ancora infiniti altri tempii grandi e famosi, ma non accade a narrarli ad uno per uno. Vi sono similmente molte stufe, fatte con bellissimo disegno di perfetta architettura. V'è una contrada chiamata Beinel Casrain, dove sono alcune botteghe nelle quali si vendono le vivande cotte, e sono circa a sessanta, fornite tutte di vasi di stagno. Ve ne sono certe altre nelle quali si vendono acque fatte d'ogni sorte di frutti, e queste acque sono nel vero molto delicate, onde tutti i nobili sogliono bere di quelle, e quei che le vendono le tengono in certi molto gentili vasi di vetro e di stagno, e molto gentilmente lavorati. Sono appresso altre botteghe dove si vendono confezioni fatte in buona e bella forma, e molto differenti da quelle che si sogliono vender per la Europa, le quali sono di due sorte, cioè di mele e di zucchero. Poi vi sono alcuni fruttaiuoli i quali vendono i frutti che vengono di Soria, come sono pere cotogne, melagrane e altri frutti che non nascono in Egitto. Fra queste hanno luogo diverse altre botteghe, nelle quali si vende pan fritto in olio, uove fritte e cacio fritto.
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