Sogliono esercitarsi nelle mercanzie e nelle arti, ma non si dipartono dal loro paese. Ci sono molti che attendono agli studii delle leggi, pochissimi a quegli dell'arti, e come che i collegi siano sempre pieni di scolari, poco nondimeno è sempre il numero di coloro che faccino profitto. Gli abitatori vanno ben vestiti nell'inverno con panni di lana e certe veste piene di bambagio; nella state con certi camicioni di tele sottili, e di sopra qualche altro abito di tela tessuta con seta vergata di colore, alcuni ciambellotti, e sopra il capo turbanti grandi di veli che vengono d'India. Le donne vestono riccamente e vanno molto superbe di gioie, le quali portano in certe ghirlande sopra la fronte e d'intorno al collo, e in capo alcune cuffie di gran prezzo strette e lunghe come un cannone alto un palmo. I lor drappi sono certe gonne d'ogni sorte di panno, con maniche strette e molto sottilmente lavorate e con bei ricami, d'intorno alle quali usano alcune lenzuola di finissima e liscia tela di bambagio, che viene recata d'India. Sopra la faccia portano un certo drappicino negro e sottilissimo, ma alquanto ha dell'aspretto e par fatto di capelli, sotto il quale esse veggono gli uomini, né possono essere da lor vedute. Ne' piedi portano borzacchini e certe scarpe bellissime alla turchesca. E tengono queste femmine tanta pompa e reputazione che niuna si degna di filare né di cucire né di cucinare, onde il marito convien comprar ogni cosa cotta dalli cuochi fuor di casa, e sono pochi quelli che faccino cuocere in casa, se non han gran famiglia.
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