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      E come hanno presa la opinion d'una di queste tal religioni, non possono lasciarla né accostarsi all'altra, se non sono uomini dotti e che intendino e cognoschino le ragioni.
      Nella città del Cairo sono quattro che si chiamano capi di giudici, quali giudicano le cose d'importanza, e sotto questi quattro capi vi sono infiniti giudici, di sorte che per ogni contrada si truovano due o tre giudici per le cose di manco momento, e se un litigante è d'una religione e l'altro dell'altra, quello che cita e chiama prima il suo adversario al suo giudice, a quello si vanno; ma l'altro si può appellar poi ad un altro capo ordinato sopra li detti quattro capi di giudici, e questo capo è il giudice della religione chiamata essafichia, che ha suprema auttorità sopra li detti quattro capi e sopra tutti gli altri giudici. Se una persona d'una religione fa alcuna cosa proibita nella sua religione, il suo giudice lo castiga gravemente. Al medesimo modo sono li sacerdoti di dette religioni differenti fra loro, sí nel far l'orazione come in molte altre cose. e ancor che siano differenti queste quattro religioni, non però si portano odio over hanno inimicizia l'una con l'altra, e massimamente il volgo; ma gli uomini d'intelletto e che hanno studiato vengono spesso a parole, argomentando l'un con l'altro in cose particolari, volendo difender e provar che la regola del suo dottor, qual seguitano, sia la migliore. Ma non però possono dir male d'alcun delli sopradetti quattro dottori, perché sarian puniti gravemente di pena corporale.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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