E quivi nella state è uno smisurato caldo, e gli abitatori sono quasi tutti bruni, sí per questo e sí per esser mescolati con li Nubi e con quelli d'Etiopia. Sono eziandio per molti luoghi edifici degli antichi Egizii, e certe torri altissime, le quali dai detti sono dette Barba.
Piú oltre finalmente non si truova né città né abitazione che sia degna di memoria, se non alcuni casali di gente bruna, il cui linguaggio è mescolato con l'arabo, con l'egizio e con quello d'Etiopia. E questa gente è soggetta ad una generazion detta Buge, che vivono in campagna a modo d'Arabi, e il soldano non ha da far in questi luoghi, ma quivi finisce il suo stato.
Queste sono le città piú famose poste sopra il ramo grande del Nilo, delle quali alcune ho vedute, in alcune sono intrato dentro e ad altre passatovi a canto, e sempre ho avuta particolar informazion dagli abitanti d'esse e da' marinari che mi condussero dal Cairo fino alla città d'Assuan, con li quali tornai fino a Chana, e camminando per lo diserto arrivai al mar Rosso, qual trapassai sopra l'Arabia Diserta al porto di Iambuh e di Zidden, che sono in Asia, delli quali non mi accade che ne parli per non esser dell'Africa. Ma se Dio mi concederà vita, io ho desiderio di scriver delle parti d'Asia quanto che ne ho veduto, come l'Arabia Diserta, Felice e Petrosa, e ancora dell'altra parte dell'Egitto qual è in Asia, e di Babilonia, e d'una parte della Persia e Armenia, e parte della Tartaria, che nel principio della mia gioventú viddi e transcorsi; e appresso quel ultimo mio viaggio che feci da Fez a Costantinopoli, e da Costantinopoli in Egitto, e dapoi d'Egitto in Italia, dove viddi molte isole.
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