Pagina (573/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Né essi danno loro altro cibo che latte di camella due volte fra il dí e la notte, e cosí gli mantengono gagliardi e leggieri, e piú tosto magri che altrimente; e nel tempo delle erbe ben gli lasciano mangiar delle dette erbe, ma allora non gli cavalcano. Quelli che tengono i signori di Barberia non sono cosí veloci di corso, ma vie piú belli e piú grossi, perché gli danno biada a mangiare; e con questi se ne vagliono ne' bisogni, quando convien loro scampar la furia de' nimici.
     
     
      Cavallo salvatico.
     
      Il cavallo salvatico è tenuto per una fiera, e non si vede se non rare volte. Gli Arabi del diserto, quando lo pigliano, se lo mangiano, e dicono quella carne esser perfettissima, e piú se è giovane. Ma di rado si può pigliare, né con cavalli né con cani: essi formano certi lacci e gli pongono su l'acqua dove pratica l'animale, coprendogli con l'arena; e tosto che il cavallo pone il piè sopra quel laccio, gli s'annodano i piedi di modo che convien ch'ei si fermi, e in tal guisa si prende.
     
     
      Lant over dant.
     
      Questo è un animale che somiglia al bue di forma, ma è piú piccolo e ha piú gentili gambe e corna. Il suo colore è quasi bianco, e l'unghie de' piedi sono negrissime. È velocissimo di corso, in modo che non è altro animale che lo avanzi, fuor che, come s'è detto, qualche cavallo barbero. Piú agevolmente si piglia la state, percioché, per lo calor dell'arena e per la velocità del correre, l'unghie gli si muovono, onde per la passione non può correre. Cosí parimente si pigliano i caprioli e i cervi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Barberia Arabi