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      Allora gli s'avventa adosso, e con gli artigli aggrapandogli il volto, tanta carne ne porta via quanta egli ne prende, e tal volta gli spezza il cervello e uccide l'uomo. Non usa di dar molto assalto al gregge, ma de' cani è nimico mortalissimo, e gli ammazza e mangia. I montanari della regione di Costantina sogliono loro dar la caccia co' cavalli, chiudendone tutti i passi, onde il leopardo, fuggendo, come truova a uno de' passi la quantità de' cavalli, corre a un altro, e ivi trovando il medesimo, al fine doppo molto ritornare in su e in giú è occiso. E chi se lo lascia fuggire dalla sua parte è tenuto di fare un convito a tutto il numero dei cacciatori, se fussero ben trecento.
     
     
      Dabuh.
     
      Dabuh è un animale grande e come un lupo, e quasi ha forma di lupo, e i suoi piedi somigliano a piedi umani, e similmente le gambe. Gli Arabi cosí lo chiamano, ma gli Africani iesef. Non nuoce alle altre bestie, ma cava i corpi umani delle sepolture e gli mangia. È vile e semplice animale. I cacciatori, informati della grotta ove egli abita, vanno a quella grotta sonando un tamburino e cantando, e l'animale tanto si diletta di quell'armonia che non s'accorge d'uno che, fra quello spazio, gli annoda ambe le gambe con una salda fune e legato lo strascina fuori, onde gli altri l'uccidono.
     
     
      Il gatto che fa il giubetto.
     
      Sono questi gatti naturalmente salvatichi, e si truovano ne' boschi d'Etiopia. I mercatanti gli pigliano piccoli e gli fanno allevare in gabbie, nudricandogli di latte e di alcune minestre di remola, e ancora danno lor carne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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