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      E ha fatto governatori di quella duoi suoi cavalieri, de' quali uno ha nome Tristan Tessera, e costui tiene la mità dell'isola dalla parte di Monchrico; e l'altro, nominato Zuangonzales Zarcho, tien l'altra metà dalla parte del Fonzal. E chiamasi l'isola di Madera, che vuol dire isola de' legnami, perché, quando prima fu trovata per quelli del detto signore, non vi era un palmo di terra che tutta non fusse piena di arbori grandissimi: e fu necessario alli primi che la volsero abitare darli il fuoco, il quale andò ardendo per l'isola un buon tempo. E fu sí grande il primo fuoco, che mi fu detto che al sopradetto Zuangonzales, che ivi si trovava, fu necessario lui e tutti gli altri con le mogliere e figliuoli fuggir dalla furia e redursi all'acqua in mare, dove stettero in essa fin alla gola per circa duoi giorni e due notti senza mangiare né bere, che altramente sariano morti. Cosí spazzorno gran parte di detto legname, faccendo terra da lavorare.
      Questa isola è abitata da quattro parti: la prima si chiama Monchrico, la seconda Santa Croce, la terza il Fonzal, la quarta Camera di Lupi. E benché l'abbia altre abitazioni, queste sono però le principali, e potrebbe far circa uomini ottocento, fra li quali ne saranno cento a cavallo. L'isola volge miglia cento e quaranta; non ha porto alcuno serrado, ma ha buoni staggi, e ha paese fruttuosissimo e abbondante. E posto che la sia montuosa come la Cicilia, nientedimeno è fertilissima: raccoglie ogni anno stara trentamila veneziani di formento, e quando piú e meno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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