E brevemente parlando cosí fu fatto: ne pigliarono quattro e gli altri fuggirono, e anco di quattro ne lasciarono tre, parendoli che uno potesse satisfar alla volontà del signore, per non isdegnar piú i detti Negri. Nondimeno il detto Negro mai non volse parlare, ancor che gli parlassero in diversi linguaggi, né mangiare: vivette quattro dí e poi moritte. Per questo è oppenione di questi Negri di Melli, per la esperienza che viddero di costui di non voler parlare, che siano muti. Altri pensano che, avendo forma umana, debbano parlare, ma che per proprio sdegno non volesse parlare, visto far in lui quello che a' suoi passati non era stato fatto. La qual morte dolse a tutti i predetti Negri di Melli, che per quel tratto il suo signor non poteva aver la sua intenzione: al qual tornati, gli raccontaron il fatto per ordine, onde il signore ne ebbe assai dispiacere. E dimandò che statura era la loro: risposono che erano uomini negrissimi e ben formati di corpo, alti un palmo piú di loro, e che hanno il labbro di sotto piú di uno sommesso largo, che vien sopra il petto, grosso e rosso, mostrando dalla parte dentro gettar come sangue; e il labbro di sopra era picciolo come i suoi. Per la qual forma de' labbri mostravano le gengive e i denti, i quali denti dicevan esser maggiori delli suoi; e hanno dai lati duoi denti grandi, e gli occhi grossi e neri, e sono terribili di aspetto; e che la gingiva gettava sangue cosí come il labbro. E per il caso sopradetto dipoi non è stato alcuno de' detti imperatori che si abbia voluto piú di simil cose impacciare, conciosiacosaché, per la presa e morte di quel Negro solo, stettero tre anni che non volsero tornare con oro a torre il sale consueto.
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