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      E giudicano che li labbri se gli putrefacciano per esser in paesi piú caldi che i suoi, di sorte che, avendo sopportato detti Negri tal infirmità e morte per il spazio di detto tempo, non avendo modo per altra via d'aver sale da medicarsi, alla fine tornorono alla prima consuetudine di torre il sale. E per questo è comune oppenione che non possano vivere senza il sale, e giudicano il male loro per rispetto di quello di Melli, e che il detto imperador non si cura che detti Negri non voglino parlare, pur che abbi la utilità dell'oro.
      Questo è quanto io ho inteso di questa faccenda, e poi che tanti lo dicono, noi il possiamo credere, e io sono uno di quelli (perché ho veduto e inteso qualche cosa del mondo) che voglio creder questa e dell'altre esser possibili. E questo oro che capita a Melli per questo modo si parte in tre parti: la prima va con la carovana che tiene il cammino di Melli ad un luogo che si chiama Cochia, ch'è il cammino che si drizza verso la Soria e Cairo; la seconda e terza parte vien con una carovana di Melli a Tombutto, e lí parteno, e una parte ne va a Toet e da quel luogo s'estende verso Tunis di Barberia per tutta la costa disopra, e l'altra parte viene ad Hoden, luogo sopra nominato, e de lí si spande verso Oran e One, luoghi pur di Barberia dentro del stretto di Gibralterra, e a Fessa e a Marocco e Arzila e Azafi e Messa, luoghi della Barberia fuori del stretto. E da questo luogo lo compriamo noi Italiani e cristiani da' Mori, per diverse mercanzie che li diamo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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