Del modo del vivere e mangiare di Budomel.
Del modo di vivere, cioè del mangiare, el si governa come ho detto di sopra che fa il re di Senega, che tutte le sue mogliere li mandano ogni giorno da mangiare tante imbandigioni per una. Questo stile tengono tutti li signori negri e uomini da conto, che le sue femmine li fanno le spese; e mangiano in terra bestialmente senza alcun costume. E con questi signori negri non mangia alcuno, salvo quelli Mori che li mostrano la legge e uno o duoi Negri suoi principali. Tutte l'altre genti minute mangiano a dieci over dodici insieme, e mettono una coffa di vivande in mezzo e tutti mettono la man dentro; e mangiano molto poco per volta, ma mangiano spesso, cioè quattro o cinque volte il giorno.
Delle cose che nascono nel regno di Senega, e il modo che tengono nel lavorar la terra, e come facciano il suo vino.
In questo regno di Senega, né da lí avanti in alcuna terra del paese de' Negri, nasce formento, né segala, né orzo, né spelta, né vino: e questo perché il paese è tanto caldo e non li piove nove mesi dell'anno, cioè dal mese di ottobre fin tutto zugno. E per questo calor grande non vi può nascere formenti, perché l'hanno provato a seminare di quello che hanno avuto da noi cristiani, perché il formento vuol terra temperata e vuol spesso la pioggia, la qual non è in quelli paesi. Ma la vivanda sua è di miglio di diverse sorti, cioè minuto e grosso, come ceseri, e di fava e fasoli che nascono, che sono piú grossi e piú belli del mondo. Il fasuolo è grosso come una nosella lunga delle nostre domestiche, tutto intavarato, cioè puntizzato di diversi colori, che pare dipinto, ed è bellissimo a vedere.
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