Ma dipoi, alla fama di queste quattro isole ch'io aveva trovato, altri capitando quivi le furono a discoprire, e trovorono quelle esser dieci isole fra grandi e piccole, disabitate, non trovando in esse altro che colombi e uccelli di strane sorti e gran pescason de pesci.
Ma, tornando al mio proposito, ne partimmo di questa isola e, seguendo il nostro cammino, venimmo a vista delle altre due isole. Onde, scorrendo la staria d'una d'esse, che ne pareva copiosa di arbori, discoprimmo la bocca d'un fiume che usciva di questa isola, e giudicando la fosse buon'acqua sorgemmo per fornirsi; e dismontati alcuni dei miei in terra, andorono al primo luoco di questo fiume su per la riva, e trovorono lagune piccole di sale bianchissimo e bello, del quale ne portorono al navilio in gran quantità; e di questo prendemmo quanto ne parse, e cosí trovando l'acqua bonissima ne togliemmo. Dechiarando che qui trovammo gran quantità di biscie scudellare, o sian gaiandre, a nostro modo, delle quali ne prendemmo alcune, la coperta delle quali era maggiore che buone targhe. E quelli marinari le amazzarono e fecero piú vivande, dicendo che altre volte ne avevano mangiato nel colfo d'Argin, dove etiam se ne trovava, ma non cosí grandi. E dico che ancora io per provar piú cose ne mangiai, e mi parseno buone, non meno quasi come d'una carne bianca di vitello, sí buon odore e sapore rendevan; per modo che ne salorono molte, che in parte ne furono buona munizione sul viaggio. Ancora pescammo su la bocca di questo fiume e di dentro, dove trovammo tanta quantità di pesce che gli è incredibile dirlo, delli quali molti d'essi non avevamo mai veduti, ma grandi e di buon gusto.
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Argin
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