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      Anche se ne trovano di maggiori e piú grossi, sí che potete comprender per questi simili arbori la virtú del paese esser buona, e la terra esser fertile, per esser bagnata da molte acque.
     
     
      Degli elefanti del detto paese e del modo che usano alla caccia di quelli; della lunghezza de' denti e forma de' piedi suoi.
     
      In questo paese si trova gran copia di elefanti, e honne visto io tre vivi salvatichi, perché non sanno domesticarli come in altri paesi. E stando con il navilio surto a mezzo del fiume, avemmo vista di questi tre elefanti, che uscivano del bosco e andavano per la riviera: saltammo alquanti di noi nella barca per andare ad essi, che erano un poco lontani, ma come ne videro venire, ritornorono nel bosco. Dapoi ne viddi un altro piccolo morto, perché a mia complacenzia un signor negro, che avea nome Guumimensa, il quale abitava appresso la bocca di questo fiume, andò a cacciarlo con molti Negri, e duoi giorni lo perseguitorono, in tanto che lo amazzorono. Costoro vanno alla caccia a piede e non portano altre arme per offendere salvo azzagaie, delle quali s'è detto di sopra, e archi, e tutte le sue arme sono avelenate. E sappiate che vanno a trovar questi elefanti alli boschi e dove sono molti arbori, e si mettono i Negri da drieto di quelli e anco montano sopra, e li feriscono con saete overo con le azzagaie avelenate. E vanno scampando e saltando da uno arbore all'altro, in modo che l'elefante, ch'è animal molto grosso, avanti che 'l si possi volgere vien ferito da molti, senza potersi difendere.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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