Da un Negro delle due almadie furono comprati per noi alcuni anelletti d'oro a baratto di alcune cosette, non parlando, ma con cenni faccendo mercato.
Noi stemmo sopra la bocca di questo gran fiume, o rio Grande, duoi giorni, e la tramontana quivi se ne mostrava molto bassa. In questo luoco trovammo una grande contrarietà, che non si trova altrove, per quanto ho potuto intender, cioè che, faccendosi in questo luoco marea di acqua montante e zozante come si fa a Venezia e in tutto il ponente, e dove in ogni luoco la cresce sei ore e cala altre sei, quivi la cresce ore quattro e cala otto. Ed è tanto l'impeto della correntia della detta marea, quando la comincia a crescere, che gli è quasi incredibile, perché tre ancore per prova a pena e con fatica ne potevano tenere. E ora fu che la correntia ne fece far vela per forza e non senza pericolo, perché l'aveva molto piú forza che le vele col vento.
Di due isole grandi e altre piccole.
Partimmo dalla bocca di questo gran fiume per ritornarsene in Spagna, e tenimmo la volta del mare verso quelle isole, le quali erano distanti da terra ferma circa miglia trenta. A queste isole giungemmo, le quali sono due grandi e alcune altre piccole. Queste due grandi sono abitate da Negri, e sono isole molto basse, ma copiose di bellissimi arbori, grandi e alti e verdi. Qui anche non avemmo lingua, perché loro non intendevano noi, né noi loro. E di lí partendo venimmo verso le parti nostre de' cristiani, alle quali per nostre giornate navigammo, tanto che Dio per sua misericordia, quando li piacque, ne condusse a buon porto.
| |
Negro Venezia Spagna Negri Dio
|