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      E Omero chiama l'Oceano padre degli Dei, e quando introduce Giove che vogli andar a recrearsi, dice che 'l va a trovare l'Oceano e alli conviti delli boni e religiosi Negri.
      Narrano ancora in questa parte de l'Etiopia esser state fatte molte imprese e guerre, e che vi era una nazion di femmine che signoreggiavan, dette gorgone, quali abitavano in una isola, la quale per esser verso ponente si chiamava Espera. E che questa isola era nella palude detta Tritonide, appresso il mare Oceano e vicina ad un monte altissimo di tutta quella costa, detto Atlante; e che Perseo figliuolo di Giove vi andò con esercito e, combattendo con quelle, uccise la loro regina, detta Medusa; e che similmente dapoi Ercole vi fu ad espugnarle, e le rovinò del tutto. E per esser questa cosa tanto famosa e illustre per cosí gran capitani di guerre, Annone, dapoi fabricate le città a sé commesse, la volse scorrere e menar seco quegli uomini Lixiti, i quali sapeva che avean pratica di quella costa, e in molti luoghi seppeno dir li nomi dei colfi, dei monti e di quelle femmine.
      Polibio similmente, gravissimo filosofo e istorico, che avea letta questa navigazione e le cose scritte di questa costa, desiderò ancora esso di vederla, percioché, trovandosi maestro di Scipione, lo volse accompagnar alla espugnazion di Cartagine, dove si fece dar alcuni legni con li quali, uscito fuori del stretto di Gibralterra, scorse tutta la detta costa fino all'equinoziale, per quanto si può comprendere dalli detti di Plinio e di Strabone: e ne scrisse particularmente, ma questi suoi libri sono del tutto perduti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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