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      E questi arrendadori conducono poi questi schiavi all'isola di San Iacobo, dove di continuo capitano navi con mercadanti di diversi e paesi e province, e massime delle Indie trovate per Spagnuoli, che li comprano, dandoli similmente ancor loro simil merci; e vogliono sempre aver quanti sono li maschi altretante femine, perché chi li compra poi da costoro gli accompagnano, che altrimente faccendo non averiano mai buon servizio. E nel condur per mare gli separano dalle femine, faccendo star li maschi sotto coverta e le femine di sopra, non lassando quando danno da mangiar alli maschi che le possino vedere, perché non attenderiano se non a guardarle.
      E a proposito di questi negri, el detto nostro re ha fabbricato un castello sopra detta costa, detto la Mina, gradi 6 sopra l'equinoziale, dove non lascia andar se non li suoi fattori. In questo luoco vi concorre similmente gran numero di negri, con grani d'oro che truovano in li fiumi e fra la rena, e contrattano con li prefati fattori, prendendo da loro diverse cose, e massime paternostri fatti di vedro, e di un'altra sorte di paternostri fatti di una pietra azzurra, non dico lapislazuli, ma di altra minera, li quali il nostro re fa venir del regno di Manicongo, dove nasce detta pietra. E sono fatti detti paternostri a modo di cannellette sottili, e gli chiamano corili, e per tal sorte danno assai oro, per esser grandemente esistimati da tutti li negri, quali li mettono al fuoco per veder che non siano falsificati, perché pur ne vengono condotti fatti di vedro, che sono molto simili e non stanno al cimento del fuoco.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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