Li quali, sí come, affaticandosi col suo ingegno che le cose trovate a' suoi tempi pervenghino alli posteri, meritano somma laude e commendazione, cosí non debbono esser biasimati quelli che per beneficio commune vanno raccogliendo gli altrui scritti di tal memorie, delle quali (come le siano) deono contentarsi li lettori, tenendo per fermo che, se fussero piú ordinate e meglio scritte, piú volentieri e con maggior satisfazione sariano state date fuori e fatte veder al mondo. Ma è da notare che in questo volume non si fa menzione delle navigazioni fatte da Amerigo Vespucci fiorentin all'Indie occidentali per ordine delli re de Castiglia, ma solamente di quelle due che ei fece di commissione del re di Portogallo.
Navigazione di Vasco di Gama, capitano dell'armata del re di Portogallo,
fatta nell'anno 1497 oltra il Capo di Buona Speranza fino in Calicut, scritta per un gentiluomo fiorentino che si trovò al tornare della detta armata in Lisbona.
Capo di Bona Speranza, quando fu scoperto; delle città di Melinde e Calicut.
Li navilii che mandò questo serenissimo re di Portogallo furono tre balonieri nuovi, due di tonelli 90 l'uno e l'altro di 50, e piú una navetta di tonelli 110, carica di vettovaglia: e fra tutti levorono uomini 180, e partironsi di Lisbona alli 9 di luglio MCCCCXCVII, capitano Vasco di Gama. E adí 10 di luglio MCCCCXCIX tornò il balonier di tonelli 50 in questa città di Lisbona. Il capitano Vasco restò a traverso l'isole del Capo Verde con l'altro balonier di tonelli 90, per porre in terra suo fratello Pagolo di Gama, che veniva ammalato a morte; e l'altro balonier di tonelli 90 arsono, perché non aveano genti da poterlo navigare, e la navetta similmente arsono, benché questa non avea a tornare.
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