Nientedimanco aspettiamo di saper il tutto per questo pilotto che dette loro il re moro di Melinde, che parla italiano e viene nel baloniere del capitano, e lo portano contra sua volontà.
Nella città di Calicut è grano assai, che vi conducono Mori con le lor navi. Tre quattrini di pane basta ad un uomo un giorno; il pane non fanno con levato, se non tutte focaccie sotto le braci dí per dí. Ed evvi riso in gran quantità, vacche e buoi assai, ma piccoli; fanno latte e butiro, e sonvi melarancie assai, ma tutte dolci, limoni, citroni, cedri, pomi molto buoni, dattili freschi e secchi, e similmente molti altri frutti.
Non mangian cosa che patisca morte, e del vivere d'esso re di Calicut.
Il re di detta città non mangia carne né pesce né alcuna cosa che patisca morte, né anche li suoi cortigiani e gli uomini di condizione, perché gli è stato detto ch'el nostro Sig. Iesú Cristo dice nella sua legge che chi ammazza vien ammazzato: e per questo non vogliono mangiar cosa che muoia. Il popolo mangia pesce e carne, che non si curano niente; non mangiano i buoi, ma gli tengon in buon conto, che siano animali di benedizione, e quando ne passano per la strada gli toccano con la mano e poi se la baciano. Il detto re mangia riso, latte e butiro, pan di grano e molt'altre cose simili, e cosí li suoi cortigiani e alcuni altri uomini di qualità. Fassi egli servire molt'altamente alla mensa come re, e beve vino di palma con una mesciroba d'argento, e non s'accosta la mesciroba alla bocca, salvo che tiene la bocca aperta e lassa cader il vino.
| |
Melinde Calicut Mori Calicut Sig Cristo
|