E quando il capitano vidde cosí, determinò di partirsi e comandò far vela al cammino di Melinde; e trovammo lungo alla costa molte isole populate de Mori, dove stava un'altra città, che si chiama Mombaza e tien un re moro: e tutta questa costa di Etiopia è populata da Mori. Nella isola e infra terra dicono loro che vi sono cristiani, che gli fanno molta guerra; ma questo noi non lo vedemmo.
Come arrivorono a Melinde, ove furono dal re molto accarezzati. Del presente mandato dal re di Portogallo al re di Melinde, e come s'abboccorono il re e il capitano.
E giugnemmo a Melinde alli 2 di agosto del detto millesimo, nel qual luogo stavano surte tre navi di Cambaia, e queste navi cadauna saria di portata di ducento botte: nel fondo sono ben fatte e di buon legname, cucite con molte corde, che non hanno chiodi, e impegolate d'una mistura dove è molto incenso; non hanno castelli se non da poppa. Queste navi venivano a trattare dalle parti d'India. E come quivi arrivammo, il re ne mandò a visitare con molti castroni e galline, oche, limoni e naranze, le migliori che siano al mondo; e nelle nostre navi avevamo alcuni ammalati della bocca, e con quelle naranze si feceno sani. Subito come avemmo gittate l'ancore innanzi la terra, il capitano comandò dar fuoco a tutte le bombarde e imbanderare le navi, e mandò in terra duoi fattori dal re, un de' quali sapea parlar moro, cioè arabico, a intendere come stava il re e farli sapere a che far venivamo, e che l'altro giorno mandaria la sua imbasciata, con la lettera che 'l re di Portogallo gli mandava.
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