Pagina (774/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E quando il capitano vidde cosí, che ogni dí mandava uomini in terra e niuno ritornava con risposta, determinò di partirsi e comandò far vela. E noi, stando cosí presi in terra in una casa assai guardata da molta gente, vedemo come le navi se ne andavano. E il Guzzerato, per rispetto de' suoi nepoti che stavano nella nave, dette modo ad Ariscorea che mandasse uno garzone in una almadia alla nave: il qual garzone fece protesto al capitano, e vedendo il capitano il protesto di Ariscorea, si ritornò in porto.
      E cosí cominciò Ariscorea a trattare con lo detto re, e concluse lo accordo fatto a poco a poco come lui voleva. E poi che questo Guzzerate ne stimolava assai per gli uomini suoi dati a pegno in la nave, il re ne consegnò ad uno Turco gran mercadante, il quale facesse i nostri negocii; e ne fece subito uscire di quella casa per un'altra piú appresso alla casa del detto Moro, e subito cominciamo a veder alcune mercanzie, delle quali ne compramo parte: e cosí stemmo duoi mesi e mezzo, avanti che 'l detto trattato si compisse di assettare, il quale compimmo con molta fatica di Ariscorea e di quelli che con lui stavano. E il trattato compiuto, li dette il detto re una casa giunta col mare, che aveva un giardino grande, nella qual casa messe Ariscorea una bandiera con le arme del re. E di questo trattato il detto re ne dette due lettere segnate di sua mano, delle quali era una di rame con lo suo signale scolpito di lattone, il quale avesse da restar nelle case della fattoria, e l'altra d'argento col suo segnale scolpito d'oro, e quello dovevamo levare con noi al nostro re di Portogallo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Guzzerato Ariscorea Ariscorea Ariscorea Guzzerate Turco Moro Ariscorea Ariscorea Portogallo