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      E partimmo per Cuchino, ch'è da Calicut trenta leghe ed è regno separato, e sono idolatri della medesima lingua di Calicut. E andando cosí al nostro cammino, trovammo due navi di Calicut caricate di riso e andammo drieto di loro, e le genti fuggirono con li battelli in terra, e noi pigliammo le navi: vedendo il capitano che non portavano mercanzie, le mandò abbruciate. E arrivammo a Cucchino alli XXIIII di decembre, e gettammo l'ancora nella bocca d'un fiume. Il capitano mandò in terra un pover'uomo di nazione guzzerate, che per sua voluntade si partí di Calicut per venire a Portogallo, e fu a dire al re quanto a noi altri era accaduto in Calicut, e che il capitano gli mandava a dire che voleva caricare le sue navi nel suo regno, e per pagamento d'esse portava danari e mercanzie. Il re gli rispose che molto si doleva che gli fussi stata fatta tanta ingiuria, e che gli avea grande appiacere che fussimo giunti nella sua terra, perché egli sapeva quanta buona gente eravamo, e tutto quello che noi volessimo faria. Il Guzzerate che fu in terra disse al detto re che, per andar la nostra gente in terra sicura, era bisogno qualche securtade, la quale si faceva uomo per uomo, e che li mandasse per pegno qualche uno de' suoi uomini e subito li nostri delle navi anderiano in terra. Il re mandò subito duoi uomini de' suoi principali con altri mercatanti, e con alcune mostre di mercanzie e prezii, che andassino alle navi e che dicessero al capitano che facesse tutto quello che lui volesse.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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