Il capitano mandò subito il fattore in terra con quattro o cinque uomini, con ordine che comprassino mercanzie, tuttavia ritenendo con lui gli uomini per pegno, trattandoli molto onorevolmente: e ogni dí si cambiavano, perché li gentiluomini di quelle parti non mangiano in mare, e se per ventura mangiasseno non possono piú vedere il re. E cosí stemmo dodici o quindici dí caricando le navi.
Come venne una armata di Calicut per combattere le navi de' Portoghesi, e come giunsero al regno Cananor, il re del qual luoco gli fece molte offerte, e con molta diligenzia li mandò 400 cantari di cannella che mancava per compir il lor carico.
Discosto da Cucchino sta un luogo chiamato Carangollor, nel qual luogo sono cristiani, giudei, mori e caferis; e in questo luogo trovammo una giudea di Sibilia, la qual venne per la via del Cairo e de la Mecca, e qui venneno anche con noi altri duoi cristiani, li quali dicevano che voleano passare a Roma e a Ierusalem. Il capitano ebbe gran piacere di questi duoi uomini. E stando già tutte le navi apparecchiate per caricare, venne una armata di Calicut, nella qual era da ottanta overo ottantacinque vele, infra le quali ve n'erano XXV molto grandi. Il re, come ebbe nuova di questa armata che veniva, mandò a dire al capitano se voleva combattere con loro, che li mandaria navi e gente; il capitano gli rispose che non era necessario. E la detta armata, per esser già di notte, sorgette lontana da noi una lega e mezza. Il capitano, come si fece notte, mandò a dar alte le vele, menando con seco gli uomini che lui teneva in pegno per quelli che restorono in terra, che furono uomini sette; e gli parse che sbaratteria l'armata senza altro soccorso, ma la notte non fece vento per andar sopra l'armata di Calicut.
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