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      E andossene con questo, e lassò in potere dell'ammirante certi Mori, uomini di conto, per sicurtà di detto tributo; e il dí medesimo mandò mille mitigalli d'oro, e arrecoronlo alla riviera con gran festa e molti suoni e alleggrezza, e la spiaggia era piena di donne che cantavano e spesso gridavano «Portogallo, Portogallo». Dipoi mandò gli altri 500 con gran festa, mostrando ch'erano molto lieti e contenti della nostra pace. E questo fatto, l'ammirante donò a quelli Mori che recorono l'oro e agli altri sonatori assai panno scarlatto molto fino, e al re mandò molto velluto cremisi e panno scarlatto finissimo, e una lettera di ditto tributo, e una bandiera di seta ricamata d'oro con l'arma del re di Portogallo, e comandò che tutta la piú fiorita gente della armata entrassino negli schifi accompagnare la detta bandiera, con molte trombe e naccare e tamburi e colpi di bombarde. E al scendere degli schifi a terra, il re la recevette con gran piacere e mandolla a porre in sul piú alto della città, e le sue di sotto a quella, con molta festa. E fatto questo, il re mandò all'ammirante molti castroni e galline, e l'ammirante li mandò a dire che, s'egli avea alcuno nimico, che gliel facesse a sapere, che lo vendicheria: del che ebbe assai piacere, e gli mandò grandi ringraziamenti; e con questo si partirono da detto re, con gran piacere dell'uno e dell'altro. Questo medesimo ci raccontò come quelli di Mombazza, che confina con il detto, stavano con timore de' cristiani, e che non dubitava che sarebbono molto lieti di dare tributo al nostro re: e oltra scrisse sopra questo largamente all'ammirante.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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