Visto e conosciuto questo, l'ammirante con molta furia li mandò via, e mandò a dire al re che li pareva che non si curasse della nostra pace, poi che non voleva che si trattassi l'uno con l'altro, conciosiacosaché per trattare accordo li mandava Mori, che, come sapeva, avevano odio antico con li cristiani ed erano molto nostri nimici; e che, poi che con Mori aveva a fare, che ancora con lui voleva avere a fare, e che certi fardi di spezie ch'erano già nella nave capitana senza prezzo, che glieli prometteva rimandare l'altro dí a buon'ora a terra con tante trombe e colpi di bombarda, come gli ricevette. Ed essendo in questo modo infuriato, venne da terra Pay Rodoriches, fattore del signore don Alvaro, ch'era in detta città, che vi restò l'altro viaggio, e l'ammirante li disse che non tornassi piú a terra, perch'egli aveva rotto col re. Risposeli: «Non piaccia a Dio che io dia tanto mal conto di me al mio signore don Alvaro», ma che dove s'aventureriano i beni del suo signore, che similmente lui si voleva avventurare; e con questo se ne tornò a terra. E in su questa furia, l'ammirante rimandò a dire al re che si voleva partire dal suo porto e cercare carico per le sue navi, e che non assicurava i Mori di sua terra, e che li mandassi a dire se quelli cristiani portoghesi ch'erano in sua terra eran sicuri; se non, che subito gliene rimandasse, altrimenti li giurava e prometteva che, se alcuno male o disonore fusse loro fatto, che suoi Ciafferi lo pagherebbono (Ciafferi si chiamano i naturali del paese).
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