E tutte due le dette lettere, cioè quella che li mandò il re di Calicut e la risposta che li fece, le mostrò al detto Consalvo Gil.
E questa fu la causa che 'l re di Calicut scrisse all'ammirante a Cananor che andassi dinanzi al suo porto, e che non voleva co' cristiani se non pace e amistà, e voleva restaurarlo de' beni del re di Portogallo che restorono in Calicut, quali lui donò al signore della nave che Pietro Alvarez Cabral abbruciò; e che parte d'esse robe fussin pagate in un pagamento quale il re voleva si facesse, e che ora si pigliassino giudici, che vedessino la perdita fatta da ciascuna parte, e che chi fusse debitor pagasse; e che toccante alla morta gente, che questo non si può pagare né restituire, ancor che, quando tutto s'arà ben visto, che li cristiani sono molto ben vendicati con la morte di tanta gente quanto loro hanno morta, tanto della nave della Mecca come degli altri d'altre navi che gli hanno arse: e sopra questa intenzione l'ammirante si partí per la volta di Calicut.
Come l'ammirante andò a Calicut e il re mandò uno ambasciatore a salutarlo, pregandolo gli rispondesse se era contento capitolar la pace al modo gli avea scritto; e la risposta fattali per l'ammirante. Come preseno quattro almadie de pescatori e uno zambuco,
il che fu causa della indignazione del re.
Adí 26 d'ottobre l'ammirante fece impiccare all'antenna due Mori, di quelli che furon presi nel zambuco che si prese presso a Pandarane, perché da ragazzi giovani che furon presi nella nave della Mecca furon conosciuti, e dissono che detti Mori erano di Calicut, e che un di loro alloggiava in casa del padre d'uno di detti giovani, e nel tempo che stava con suo padre ammazzò nella battaglia di Calicut duoi cristiani, e l'altro tagliò il braccio a uno cristiano in detta battaglia: e per detta cagione morirono, col bando il quale diceva che morivano per giustizia.
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