E per tal andata cessorono di dar carico alle navi, per la qual causa detto Luigi, adí 10 detto, andò a terra per vedere se poteva accordare co' Mori che tornassino a dar carico. E i Mori non vollono attendere a nessuno accordo, per il che detto Luigi venne alla nostra nave, circa due ore di notte, con lettere all'ammirante, e comandocci che quella notte noi partissimo per Calicut con le dette lettere. E di presente cominciammo ad ordinare la nave, e quando fornimmo di stiparla, perché ella non andava come doveva, stemmo, davanti facessimo vela, fin circa due ore avanti giorno, che prima non potemmo partire. E per esser il vento tristo, non potemmo arrivare a Calicut se non adí 13 di gennaio al tardi, e passammo presso alla città poco piú di mezza lega. E perché non vedemmo la nave dove passò l'ammirante, passammo via a lungo alla volta di Cananor, dove giudicavamo che l'ammirante fusse con suo zio, stimando che la pace fosse fatta, e che fusse andato a spasso e per vedere detto suo zio a Cananor. E rispetto al vento, che non fu buono, non potemmo afferrar a Cananor e tornammocene a Calicut, e surgemmo presso alla città, come ignoranti ch'eravamo, che non sapevamo quello ch'avevano fatto all'ammirante. E andavamo con grandissima fidanza che la pace fusse fatta, perché, posto che alcuna delle lor navi fusse venuta a noi, non la fuggivamo né facevamo preparazione alcuna di combattere: e ben lodato sia il Signore, che ci fece una grandissima grazia, che appresso alla detta città non calmò il vento.
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