Le carovelle non le osavano afferrare perché erano molto grandi e aveva 400 o 500 uomini, e le carovelle aspettavano che giugnesse alcuna delle nostre navi per afferrarsi con esse; e però non potemmo afferrar piú che una delle dette navi, che l'afferrò la Smeralda, e un'altra che li venne dall'altra banda a cadere in bocca: delle quali due navi subito tutta la gente si gittò in mare fuggendo alla città, ch'era molto presso, quanto è da dove s'ancorano le navi nostre, quando stanno a Lisbona, insino a Lisbona.
I nostri andorno seguendo quelli che erano in mare e a colpi di lancie gli andavano infilzando, e di modo che solamente uno ne scampò delle nostre mani che non fusse morto. E in una di dette navi trovorono uno ragazzino nascosto, e l'ammirante lo mandava subito a far impiccare; dipoi rivocò la sentenzia, e non morí. E lui contò come i Mori per forza e comandamento del re bisognò che armassino, se non che arebbe fatto tagliare lo collo a loro e alle donne loro; e che nella detta armata eran venuti 7000 uomini deliberati di morire, e che tutta l'artegliaria ch'era in Calicut era in detta armata, perché ogni dí il re diceva loro che per lor causa era in guerra co' cristiani, e che la maggior parte di loro fece entrare in mare a colpi di bastonate, e che parve a detti Mori che alcuni colpi di bombarda che trassono in terra, innanzi che noi ci appressassimo loro, fussero stati un segno che faceva loro la città che tornassino adrieto. Non trovorono in detta nave se non parecchie noci e riso e acqua che avevano per lor mangiare, e sette o otto bombarde molto corte e cattive, e assai archi e freccie, e alcune targhe e spade.
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