E andando spogliando la detta nave, trovorono da basso duoi Mori che s'erano nascosti, a' quali non detton tempo che facessino l'orazione. E a queste cose eravamo già noi e loro surti davanti la città di Calicut, perché era la volontà che noi avamo sí grande di afferrarci con loro, che li seguimmo fina ben presso a terra, ma loro furono molto presti a dar in terra: e se l'ammirante voleva, li potevamo benissimo arder tutti quivi o la maggior parte. E il miglior rimedio che gli avessino fu che la notte trasse gran furia di vento di mare, che buttò tutti i morti a terra, ed ebbon tempo a poterli contare.
Come, giunti i Portoghesi a Cananor, alcuni mercatanti gli contorono come furono prese due navi e avanti gli occhi di quelli di Calicut furono abbruciate, con uomini circa 700, di quali non ne scamporono salvo che sedeci, e fracassata una nave dove erano da 500 uomini tutti malmenati; e dove si stette il re per veder la battaglia.
E adí 15 di febraio, in mercoledí a mezzodí, giugnemmo davanti Cananor, dove per allora ci contorono delle nuove di Calicut, perché dall'una all'altra non è piú di desdotto leghe. E dissonci delle dette due navi che noi pigliammo, e dipoi tutto quanto in esse trovammo, e davanti agli occhi loro le abbruciammo, perché la riviera era piena di gente, che in dette due nave vennono settecento uomini, e non ne scamporono di tutti salvo 16 che si fuggirono nella barca; e che in ciascuna di dette navi non era manco di 300 o 400 uomini, e in alcune 500, e che in una delle loro navi piú grandi, alle quali le carovelle detton caccia, erano 500 uomini, li quali dalle bombarde la metà furon morti e molti feriti e storpiati, chi di braccia e chi di gambe; e che la nave era tutta rotta e fracassata e faceva di molta acqua, e che piú sopra l'acqua non si poteva sostenere, e che assai li valse non esser mareggiata, però che, se il mare fusse stato maggiore, sarebbe ita in fondo, tanto era rotta dalle bombarde.
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