Adí 18 detto, per comandamento dell'ammirante partimmo di detta isola per Portogallo, per portar nuove al re nostro, come quivi restava la flotta, San Gabriello e la nave di Ruy, che andorono ad una isola quivi presso a pigliar legne. E l'altro dí, adí 19 detto, partimmo di detta isola con tristo vento. Venerdí adí 28 del detto mese partí di detto porto l'ammirante con 7 navi, e con la capitana che fa otto, andorono alla sopradetta isola per legne ch'avevano tagliate. E l'altra mattina, adí 29, a buon'ora partirono alla volta di Portogallo, e lasciò a detta isola in porto cinque navi, che non volle che andassino in sua compagnia, non ostanti che innanzi a lui fussino preste. E lassonne carico a Pietro Alfonso da Chiar, che lo lasciò per capitano d'esse, con ordine che partisse uno o duoi dí dipoi lui: e cosí fu fatto, che la domenica adí 30 partiron di quivi le dette 5 navi, con piú largo vento che non ebbono loro, e andammo alla sopradetta isola per legne. E lunedí mattina, adí 1 di maggio, facemmo vela alla volta di Portogallo, e in questo modo, di subito dopo disinare, vedemmo tornar l'ammirante a detto porto con tutta la flotta, a causa che le navi Fior del mare e la Lionarda facevano di molta acqua, e piú non si potevano tenere sopra essa; e comandò che tutti noi tornassimo con lui a Monzambique. Adí 4 di maggio per comandamento dell'ammirante partirono di detto porto la nave di Fernando Lorenzo e di Luigi Ferrando, per portar nuove al re, come l'ammirante tornò al detto porto con tutta la flotta per ricorreggere dette navi.
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